Un uomo ripercorre la sua vita e le ragioni per cui si è sempre sentito estraneo alla società. Ogni interesse, ogni impulso vitale sembra in lui ormai drammaticamente destinato a esaurirsi nel nulla, quando ecco la svolta salvifica presentarglisi in forma di sogno. La felicità sulla Terra può esistere, e cercarla non solo ha senso, ma è forse l’unica cosa che abbia senso fare.
Ora l’uomo ridicolo lo sa, il suo sogno gliel’ha mostrata, l’ha vista e toccata con mano, e ciò che si è visto c’è, non può non esserci.
di Fëdor Dostoevskij
traduzione e drammaturgia Fausto Malcovati e Mario Sala
regia Lorenzo Loris
con Mario Sala
scena Daniela Gardinazzi
costumi Nicoletta Ceccolini
luci e fonica Luigi Chiaromonte
consulenza musicale Ariel Bertoldo
collaborazione ai movimenti Barbara Geiger
assistente alla regia Davide Pinardi
interventi pittorici in locandina Giovanni Franzi
Via Mac Mahon, 16
20155 - Milano
Informazioni 02 34532140